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Print now  Grecia Ionica

Non è un caso che Ulisse avesse casa da queste parti. Magari non per dieci anni ma si possono certamente perdere mesi godendosi le acque di Paxos, il romanticismo di Fiskardo, il fascino di Assos le spiagge di Antipaxos. E non c’è certo scarsità di tavernas!

10 posti da non perdere in Grecia Ionica

1. Il porticciolo di Fiskardo a Cefalonia
2. L’acqua delle meravigliose Isole di Paxos e Antipaxos
3. Parga, splendida cittadina sulla costa del continente
4. La baia, le fortificazioni e la cittadina di Assos
5. Le tavernas greche… Non hanno stelle da Guida Michelin ma non stancano davvero mai, con le loro griglie e i loro intingoli
6. L’Isola di Ithaca, per default….
7. Le meravigliose baie di Murtos e Sivota
8. La cittadina di Porto Gaio, considerata la Portofino della Grecia Ionica
9. I bagni all’isola di Skorpios
10. Lo stretto tra Meganisi e Lefkas

Corfu

Nonostante un massiccio attacco del turismo di massa la verde isola di Corfu riesce sempre a offrire angoli sorprendenti e tranquilli come Ayos Stefanos, Kouloura e Petriti. In ogni caso il fulcro resta la cittadina di Corfu che conquista lentamente chi la frequenta e la cerca di scoprire. E’ un posto dove perdersi, magari lontano dalle vie più commerciali.
In ogni caso anche i viaggiatori con l’animo più poetico non potranno che apprezzare la comodità dei collegamenti aerei e via mare, oltre alla grande e moderna Marina Gouvia.

Paxos e Antipaxos

Se riuscite a trovare un posto d’estate a Porto Gaio avrete dal pozzetto l’impressione di essere proprio nel vivo del villaggio, davvero molto carino, vivo e caratteristico, la Portofino della Grecia Ionica. Se invece desiderate angoli più tranquilli e pittoreschi come Lakka e Longos. Qualunque sia il posto dove ormeggiate la notte, non perdete i vari ancoraggi delle isole di giorno, con le loro acque cristalline e spiagge da cartolina. Da non perdere assolutamente l’isoletta disabitata di Dhaskalia all’estremo sud di Antipaxos, ma comunque la protagonista assoluta di questa zona è l’acqua meravigliosa.

Parga e la costa

Le montagne dell’Epiro dominano questo tratto di costa e non è raro che i primi velisti a Pasqua ammirino ancora la neve sui monti chiedendosi se per caso non avessero anticipato troppo i tempi. Parga era un’antica cittadina fortificata Veneziana che pero’ poco a potuto nel difendersi dal turismo. La chiesetta sull’isoletta di fronte al paese resta comunque deliziosa. Tra castello e taverne conserva ancora il suo charme ma se desiderate solitudine scegliete gli splendidi ancoraggi vicino a Murtos o a Iannou.

Ithaca

Cantava Omero che la sua non era una terra di vaste distese o grandi fiumi, ma una bellissima dolce terra per le capre e le pecore, che offre panorami più belli di una terra per i cavalli. Non è cambiata molto!
Ovviamente nessuno sa se e dove vivess

 

Costa est di Cefalonia

Imponente e spettacolare, selvaggia e delicata, con le acque sorprendentemente blu, le Coste di Cefalonia sono un susseguirsi di muri a picco, alti faraglioni e scorci spettacolari. Fiskardo (dal normanno Roberto il Guiscardo) è il solo villaggio della zona a non aver sofferto danni dal terremoto del 53 e il suo delizioso paesino è una splendida collezione di case dell’800. Giustamente i posto più popolare della Grecia Ionica, davvero delizioso. A sud di Fiskardo c’è una lunga serie di ancoraggi deserti per chi preferisce il silenzio. Sempre scendendo lungo la costa troviamo i porti di Sami e Poros, che pero’ hanno non poco sofferto il terremoto, pur restando in un contesto davvero molto carino.

e Ulisse, certo è che alcuni angoli sono davvero molto belli. A noi piacciono Frikes,  delizioso e minuscolo porticciolo nell’estremo nord dell’isola, Kioni, piccolo villaggio dove sembrano esserci più case che persone, sempre sulla costa est, l’Isolotto di Pera Pighadi, dove l’acqua è così trasparente che avrete paura di toccare, e il bellissimo ancoraggio di Ayios Andreas sull’estremità sud dell’isola.

 

Costa ovest di Cefalonia

Argostolifino a pochi anni fa sembrava una città di frontiera, ma grazie al turismo è cresciuta molto, per fortuna in maniera molto ordinata, e agli inglesi pare una città italiana, ricca com’è di caffè e boutiques. In più ha il vantaggio di avere un nuovissimo marina che sta entrando in funzione. Seguendo la costa in senso orario verso nord incontriamo due gemme. Prima il minuscolo porticciolo di Kiriakis, un idillio riservato ai pescatori con solo poche case e due piccole tavernas. Poi la più famosa Assos, un porto naturale e una baia davvero spettacolari, domiate da un imponente castello costruito dalla Serenissima.

Meganisi

Lo stretto tra Lefkas e Meganisi, con le sue coste scoscese e verdi da una parte e le dolci colline della strana Meganisi, è il più bello delle Ioniche. Meganisi è davvero un’isola strana, poco abitata e ricchissima di baie ben protette circondate da oliveti e cipressi che galleggiano su acque blu. Il paese principale sovrasta la baia i Spartakhori e la passeggiata tra i cipressi per il villaggio vale il piccolo sforzo. Il paesino di Vathi, un po più a est, è forse leggermente più grande ma comunque molto carino. A nordest l’isola sfoggia tre profondissime baie – Kapali, Abelike e Atheni – idillicamente deserte e davvero blu. Se vi piacciono le grotte, la penisola che si estende verso sudest ne è piena, famosa quella di Papa incolsi dove, narrant, i greci nascosero un piccolo sottomarino durante la guerra.

Informazioni essenziali

Itinerario in breve  1. Corfu – 2. Paxos – 3. Parga – 4 Ithaca -5. Meganisi – 6. Fiskardo – 7. Assos  Prezzi medi per il noleggio di una barca Zona molto popolare d’estate con poche basi (Lefkas e Corfu) e solo due aeroporti (Corfu e Cefalonia). Quindi i prezzi salgono mediamente più che in altre località e le barche terminano molto prima Base per noleggio barche: Corfu e Lefkas Aeroporto di riferimento: Corfu, Preveza e Cefalonia Periodo ideale per noleggio barche: aprile-novembre Partenze: il sabatoDurata consigliata charter: 7-14 giorni giorni Tipi di noleggio barche disponibili: ogni tipo di charter disponibile 
 

Ancoraggi in Grecia Ionica

La geografia delle isole aiuta e vi sono innumerevoli alternative di ancoraggio, ma tenere sempre ben presente che: i fondali sono a volteuna fitta foresta di alghe dove la maggior parte delle ancore (danforth e delta in particolare) scivolano felici. Se c’è tanto vento portate le cime a terra e lasciate a queste il compito di difendersi dal vento. RICHIEDETE UN SET DI CIME A TERRA AL MOMENTO DEL CHECK IN!!!!. Inoltre non aspettatevi che tanta generosità geografica e collinosa ondulazione geologica finisca a 4 metri sotto il livello del mare con un bel fondo di sabbia… le onde di roccià, perché proprio a questo l’arcipelago assomiglia, continua sott’acqua con la consueta abbondanza di pietre e inclinazione perversa, quindi assicuratevi di avere tanta catena (perché vi capiterà di dar fondo in oltre venti metri) e una cima per allungarla ulteriormente a portata di mano. In ogni caso, se volete dormire sempre sonni tranquilli, ancora verso il sottovento e due belle cime a terra: tanto lavoro (e ricci e pietre aguzze…) che non rimpiangerete di notte se il vento ululà (e castello ululì…). I balcani sono grandi e rocciosi, quindi facilitano la formazione di piacevoli brezze tra l’una e le 6 del pomeriggio. Se qualcuno vi ha detto che l’acqua da quella parte dell’adriatico è più fresca, non credetegli.

Metereologia

Zona dominata da un eccellente regime di brezze e acque calme. navigate con la radio accesa sempre sul canale 16 per gli avvisi di maltempo. Assicuratevi di avere a bordo due cime lunghe abbastanza per ormeggiarvi a terra. Assicuratevi sempre che l’ancora abbia fatto buona presa. Se sulle isole ci sono pochi alberi, anzi direi nessuno, non è solo merito delle capre che un tempo salassavano il sottile suolo delle isole, ma anche del vento che soffia da maestro, tramontana e greco con autorevole persistenza, per quanto non frequentemente in estate.

 
 

 

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