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Print now  Sardegna e Costa Smeralda

Il nordest della Sardegna e Costa la Smeralda rappresentano la capitale della vela italiana e del mondo per le meravigliose coste, il vento orgoglioso, le spettacolari calette, le storiche regate e l’acqua strepitosa. E’ l’acqua della Sardegna!

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10 posti da non perdere in Sardegna (nord)

1. Le insuperabili cale di Caprera come Cala Coticcio e Cala Garibaldina
2. Le piscine delle tre isole, Razzoli, Budelli e Santa Maria
3. L’isola di Tavolara e la sua piccola spiaggia
4. Una serata fashion a Porto Rotondo, perché almeno una volta ci vuole
5. La Maddalena, il suo porto e il paese, l’unico vero e originale della costa
6. Una notte a Lavezzi, oltre le bocche di Bonifacio
7. Una navigazione in surf tra Santa Teresa e Caprera con il ponente delle Bocche
8. La quiete definitiva di Porto Palma, a Caprera
9. Una cena a base di Porceddu… preferibilmente al ‘Mirto’ di Maddalena
10. Cala Francese a Maddalena

Lavezzi

Tra i vostri progetti e sogni per un Capodanno speciale, inserire Lavezzi è doveroso e non solo perché non troverete proprio nessuno.  Iniziamo dal menu, che sarà perfetto a base di pesce perché la pescheria di Bonifacio, già sontuosa ad agosto, raggiunge vette eccelse nel periodo natalizio. Poi posizioniamo la barca in una delle baie più protette di Lavezzi, dove normalmente non si riesce ad arrivare d’estate. Un paio di cime a terra e da li non ci smuove più nessuno. Poi la camminata sull’isola, dove ogni roccia è un menhir. Poi i colori del giorno, il verde della macchia mediterranea, il rosa delle pietre e il color cristallo dell’acqua. E quelli della notte, nel cielo stellato così frequente da queste parti. Poi lo sciabordio dell’acqua e il soffiare del vento.

 

Razzoli, Budelli e Santa Maria

Le cosiddette Tre Isole hanno ormai raggiunto un vero status di mito. Le rocce sono davvero molto rosse, l’acqua è davvero molto blu, e le spiagge sono davvero molto rosa. Oggi fanno parte del Parco Nazionale della Maddalena quindi si presume le barche si ormeggino ai gavitelli, ma a parte questo piccolo dettaglio nulla si frappone tra la vostra chiglia e ‘l’acqua della Sardegna’ che per quanti oceani viaggerete troverà scarsi paragoni, eguagliati forse solo dall’Isola di Pasqua. Scegliete la vostra piscina privata a seconda delle preferenze e del vento. Noi abbiamo un debole per Calalunga a Razzoli, ponente permettendo. Ma un bagno alle piscine è sempre d’obbligo

 

Maddalena e Spargi

Inutile negare che in questo tratto di costa non si viene per ammirare villaggi e paesini ma il paese de La Maddalena merita certamente una visita. E’ un paese vero con le sue vie, i suoi negozi, le sue pescherie e i suoi bar. Ormeggiate direttamente in paese oppure a Cala Gavetta, possibilmente senza arrivare troppo tardi. La costa occidentale dell’isola è aperta al ponente ma nelle giornate di calma vale davvero la pena fermarsi la notte a Cala Francese oppure sull’isola di Spargi, proprio di fronte. A noi piace da cala francese prendere un taxi la sera e andare a mangiare nell’aia al Mirto, su per le colline dell’isola, dove sarete inevitabilmente attirati dal profumo del porceddu alla brace.

 

 

Caprera

Cala Coticcio, qui sopra, resta sempre nella top ten delle baie più belle del mondo. Ben protetta dal Maestrale, con un’acqua apparentemente non dotata di materia, e rocce sempre apparentemente selezionate da mano divina, si avvicina alla perfezione. Qualora il vento o l’onda arrivino da est, o ahimè l’affollamento non vi aggradino invece, troverete più calma a Cala Napoletana, bellissima, proprio a ovest della punta nord dell’isola, che in più ha una spiaggetta veramente deliziosa.
Per chiunque parli italiano Caprera significa anche scuola di vela. Troverete gli allievi di ogni ordine a destreggiarsi nelle calme acque di Porto Palma, a sud dell’Isola, che oltre che essere vasto e ben protetto, ha anche il vantaggio di essere molto bello e avere un fondo ottimo tenitore.

 

La Costa Smeralda e Porto Rotondo

Qualche forma di snobismo al contrario potrebbe tenervi lontani dal tratto di costa che circonda Porto Cervo, e chi scrive queste righe non avrebbe nulla da obiettare. Resta il fatto che Costa Smeralda non significa solamente superyacht e tavoli da 1000 euro per l’onore di sedere insieme a personaggi dalla morale flessibile. Costa Smeralda significa anche panorami davvero mozzafiato, un bellissimo camp da golf per gli appassionati, vita notturna per tutte le tasche, spiagge perfettamente gestite, e un porto che, se sorvoliamo sull’aspetto economico, è davvero ben gestito, oltre che essere molto conveniente a… novembre. Certo non c’è nulla di ‘storico’  e ahimè il concetto di ‘cultura’ qui è molto relativo, ma non è proprio così male come lo si dipinge, e dal punto di vista urbanistico è certamente lo sviluppo meno violento che la costa abbia visto. A noi piace e penso piacerà sempre passare la notte a Cala di Volpe o al Pevero, o nelle piccole baie vicino al Romazzino.  Per non parlare delle baie di Mortorio.

Poi non è il caso di dimenticare che questa è la patria inarrivata e inarrivabile della vela in Italia, con regate che tutti ci invidiano come la Swan Cup e la regata delle barche d’epoca. Qui si fa vela sul serio, e il vento è davvero democratico.

Tavolara e Molara

Basta girare l’angolo di Capo Figari e la Sardegna cambia completamente. E in meglio. Tavolara è si piatta come dice il nome ma altissima e con pareti a picco mozzafiato, pura roccia grigia verticale che precipita da centinaia di metri d’altezza diritta fino all’abisso blu. Davvero uno spettacolo imperdibile.  E in più a questo sfarzo della natura si aggiunge un angolo davvero delicato, una piccola penisola con due spiagge che sporge dall’estremità verso terra. Spiaggia che conserva aria di altri tempi anche grazie all’aspetto genuino e concreto, tutt’altro che sofisticato, del ristorante del posto, il Re di Tavolara, che appartiene alla stessa famiglia da sempre e che tra il serio e il faceto si è soprannominato tale. Bellissime davvero le due spiagge.
Poco più a sud c’è Molara, non così spettacolare ma decisamente più accessibile nel senso che è davvero molto bello scendere a terra su quest’isola deserta, dove non è necessario essere degli alpinisti come nel caso di Tavolara. Incredibile a dirsi le barche vengono a Molara perché, si dice, l’acqua sia molto più bella che altrove. Che è un po come andare in gioielleria e snobbare un diamante per uno zaffiro…

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